In questo articolo vi mostrerò alcuni bozzetti che ho fatto per lo studio dell’abbigliamento scandinavo.
Forse vi starete chiedendo perché ho scritto “scandinavo” e non “vichingo”.
C’è una motivazione storica: i famosi guerrieri del mare in realtà erano solo una piccola parte della popolazione che viveva nella Scandinavia medievale.
Non solo, si è trattato di un fenomeno molto ristretto anche dal punto di vista temporale. I vichinghi, infatti, hanno operato solo per un paio di secoli (per la precisione dall’800 al 1080, anno in cui per convenzione si considera chiuso il periodo vichingo).
Per questo ho deciso di parlare di scandinavi in questo articolo, in quanto gli studi che vedrete qui non tratterà dei guerrieri, ma dell’abbigliamento della gente comune.
Ma non temete: dei vichinghi parlerò comunque più avanti.
Al di là di queste piccole precisazioni un po’ noiose:
Ma quanto fascino hanno?!
Come per tutto quello che riguarda la Scandinavia, provo per questo popolo un’ammirazione e un fascino davvero forte e non poteva non essere protagonista dei miei studi.
Penso che tutti abbiate in mente almeno una foto dei personaggi di “Vikings”.
Grazie a questa famosissima serie, in rete c’è un grandissimo repertorio di foto che senz’alcun dubbio sono state molto utili.
Tuttavia, per i miei studi personali ho preferito basarmi principalmente su altre fonti.
Le mie fonti
Innanzitutto, un paio di anni fa ho fatto un viaggio in Norvegia e ho colto l’occasione per andare a visitare il villaggio vichingo ricostruito di Gudvangen, nei pressi di Flåm.
Qui ho potuto fare un bel po’ di scatti delle guide che ci lavorano (ovviamente tutti vestiti a tema) e ho potuto osservare da vicino anche le costruzioni e gli utensili della vita quotidiana – ma magari ne parlerò più avanti.
Poi ho studiato le foto dei tantissimi appassionati che ogni anno organizzano rievocazioni storiche in tutta la Scandinavia.
Infine, ma non meno importante, mi sono letta un po’ di saggi di studiosi che hanno analizzato le fonti letterarie ed archeologiche.
Nello specifico, ho trovato molto utile il testo “La vita quotidiana dei vichinghi” di Régis Boyer, uno studioso francese e l’Edda di Snorri Sturluson.
Conclusioni
Insomma, il quadro che ne emerge è che l’abbigliamento in generale è molto semplice, caldo e soprattutto pratico.
In fondo, non dobbiamo dimenticare che stiamo parlando di un popolo di pescatori e contadini che viveva in luoghi decisamente freddi anche durante l’estate.
Spero che i miei bozzetti vi siano piaciuti e se avete altre fonti da consigliarmi in merito scrivete nei commenti!
Per ora vi saluto con un video in cui mostro il processo di colorazione di uno studio che mi piaceva particolarmente e che ho deciso di completare.
Buona visione! E vi aspetto per la prossima carrellata di studi.