I fiordi norvegesi, 11-14 agosto 2022
I fiordi norvegesi sono uno spettacolo della natura.
Per chi non è abituato a questi panorami, vederli per la prima volta causa un po’ un senso di stordimento.
Così maestosi, così potenti. Così ricolmi di pace.
Anche per chi li ha visti più volte, come me, ogni volta è una vista che mozza il fiato.
Si rimane a bocca aperta, incantati, ad ammirarli.
È davvero difficile, per me, far capire cosa significa trovarsi davanti a uno spettacolo del genere a chi non ha mai visto questi luoghi dal vivo.
Le sensazioni e le percezioni che mi suscitano sono qualcosa di talmente intimo e ancestrale che è come se mettessi a nudo la mia anima più profonda.
Proverò allora a spiegarvi cosa rappresentano i fiordi norvegesi tramite alcune foto che ho fatto durante il mio recente viaggio in Scandinavia.
Foto che, mi rendo conto, purtroppo non rendono assolutamente l’idea.
Il nostro viaggio tra i fiordi norvegesi
Ci troviamo nel Vestlandet, una regione situata nell’ovest della Norvegia e che – a spanne – si trova tra le città di Bergen e Ålesund.
Ne abbiamo attraversati tanti, di fiordi; impossibile credo definirne il numero.
Spesso si è costretti a ore e ore di viaggio per percorrere solo pochi chilometri perché, a causa della loro conformazione geografica, non esistono strade dritte.
È la natura stessa che ti costringe a rallentare per farsi ammirare.
Si tratta della zona più piovosa della Norvegia, pertanto il cielo è per lo più coperto da nubi pesanti.
Al mattino, una leggera foschia si alza dalle acque e dal terreno intriso di umidità. Le nuvole più basse si appoggiano sui pendii delle montagne.
La luce è fioca, di un colore tendente al verdastro. Sembra quasi emanarsi dai boschi infiniti che si estendono tra le montagne.
Tutto ciò contribuisce a creare un’atmosfera sospesa.
Sembra che la natura sia in attesa di qualcosa.
Tutto è fermo, immobile, in una quiete così totale e assoluta dove persino i rumori prodotti dall’uomo risuonano ovattati.
Anche l’uomo è avvolto in questa serenità che avvolge queste terre in un umido abbraccio.
Da turista, vedere come affrontano la loro quotidianità, con pacatezza e calma, sono rimasta affascinata.
Anche nelle città più grosse che ci è capitato di visitare non si percepisce minimamente la frenesia e lo stress che dilaga nei nostri centri abitati.
E se si ha la fortuna di capitare in questi luoghi in una giornata di sole, si rimane a bocca aperta nel vedere l’esplosione dei colori più accesi e brillanti che potreste immaginare.
Qui il mio cuore si sente a casa
Tutto è calmo e rilassato.
E frequentare questi posti è un balsamo per la mia essenza.
Io che sono ansiosa e paranoica per natura, quando vengo qui sento che tutte le mie preoccupazioni scivolano via.
In qualche modo mi sento rinascere.
In qualche modo, mi sento a casa.
Questi luoghi mi chiamano a se; sanno che solo loro hanno il potere di aiutarmi a ritrovare me stessa.
Ogni volta che vado lì in viaggio, staccarmene diventa sempre più difficile.
Quanto vorrei potermi stabilire lì definitivamente!
Magari, un giorno, chissà.
Non so se sono riuscita a farvi capire cosa significano per me i fiordi norvegesi, ma spero che da queste mie parole riusciate a intendere perché io abbia ambientato la mia prima storia a fumetti proprio qui.
La pace della natura e dell’anima, in un luogo magico e misterioso, dove la quiete raggiunge anche l’anima più tumultuosa.
Se non l’hai ancora fatto, leggi l’articolo sulla mia visita al sito archeologico di Wikinger Haithabu!